Care colleghe, cari colleghi
ieri 1 luglio ho partecipato, assieme al collega Luigi Dromedari, al seminario nazionale organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista Direzione Nazionale Dipartimento Lavoro
testo dell'invito:
Alle Associazioni Ambiente e Lavoro Associazioni Sicurezza sul Lavoro Agli Esperti della Sicurezza del lavoro Loro Sede
Roma, 20 giugno 2006
Oggetto: Seminario nazionale sicurezza sul lavoro
Vogliamo invitarvi sabato 1° luglio alle ore 10:00 presso la Sala Libertini - Direzione Nazionale – Roma - Via del Policlinico, 129 ad un seminario per discutere le modifiche da apportare all’attuale legislazione nel contesto del governo dell’Unione. Contiamo sulla vostra presenza. Sarebbe gradita una conferma di partecipazione.
Cordiali saluti. Ugo Boghetta Responsabile Nazionale Lavoro
Fulvio Aurora Responsabile Nazionale Sanità
Donato Mattei Coordinatore Sicurezza sul Lavoro Dipartimento Lavoro
si é parlato delle iniziative da intraprendere per mettere nell'agenda degli impegni di questa legislatura e di governo i temi della sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, della tutela del lavoro in generale. C'erano molti sindacalisti, e come rappresentanti del mondo delle associazioni, Gino Rubini anche nella veste di curatore del mitico spazio di Diario della Prevenzione, c'era inoltre Domenico Taddeo presidente SNOP e noi dell'AITeP.
Nel mio intervento ho sottolineato alcuni aspetti nell'ottica del Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, ribadendo alcuni concetti già espressi anche nell'audizione alla commissione straordinaria al Senato della Repubblica della scorsa legislatura. I punti sottolineati sono stati:
- la formazione, per noi punto irrinunciabile e discrimine sul quale si valutano gli interventi dei soggetti in campo, ricordando il percorso fatto dai TdP che hanno faticosamente conquistato il più alto grado di formazione con l'istituzione della laurea di base di "tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" ecc.
- Percorso che a tutt'oggi risulta essere unico in Europa e non solo, pare che non esistano analoghe esperienze nel resto del mondo
- Il problema della dicotomia tra le regole "quasi certe" dell'esercizio professionale nella pubblica amministrazione ed il variegato mondo della libera professione dove esiste il caos totale e basta veramente poco per esercitare il nostro "mestiere", un corso di pochissime ore, sottolineando la necessità di valorizzare maggiormente in tutti gli ambiti i professionisti come noi, ovvero i Tecnici della Prevenzione.
- La cronica carenza di personale dei dipartimenti di prevenzione e dei servizi pubblici che hanno dotazioni organiche talvolta quasi nulle, e comunque sempre ben al disotto del minimo indispensabile solo per pensare di uscire dalla gestione dall'emergenza, infatti andiamo ripedendo da tempo che dovremmo essere almeno quattro, cinque volte quelli che siamo oggi in servizio. Per questo abbiamo chiesto di inserire nella prossima finanziaria un provvedimento che consenta di superare il blocco delle assunzioni, come per gli infermieri.
- Abbiamo infine avanzato l'idea dell'estensione all'intero terrritorio nazionale della norma sperimentata parzialmente nella regione Lazio, che prevede il vincolo dei fondi derivanti dalle attività di cui al D.Lgs. 758/94 (disciplina sanzionatoria) al dipartimento di prevenzione delle asl. Anche questo provvedimento potrebbe facilmente essere inserito nella prossima finanziaria.
un caro saluto a tutti vincenzo di nucci - presidente aitep |